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Così come l’Italia, anche l’Europa è da considerarsi nota per la sua tradizione artigiana. Infatti, secondo il World Crafts Council (WCC), l’artigianato è stata una spinta per l’economia locale e internazionale fin dagli anni ‘70, quando artigiani appartenenti a diversi Paesi internazionali hanno portato l’artigianato artistico anche su un livello politico e amministrativo.
l’Italia registra il maggior numero di imprese artigiane. Sebbene i numeri siano incoraggianti rispetto agli altri paesi europei, il numero di imprese in Italia ha subito dei cali significativi, in parte dovuti alle motivazioni tecnologiche, in parte legati alle forti criticità sopraggiunte nel febbraio del 2020 con la pandemia da SARS-CoV-2, che ha costretto molte imprese ad abbandonare definitivamente la propria attività economica (Banca D’Italia, 2022). In Italia, l’Istat (Istituto nazionale di statistica) ha stimato il numero di imprese artigiane. Le statistiche rilevano un calo del numero delle unità pari a 1060 imprese afferenti al settore dell’artigianato dall’anno 2019 all’anno 202010; un calo importante pari a circa 13820 unità (valori medi annui) si registra anche per il numero di addetti delle imprese attive dall’anno 2019 all’anno 2020. Nel 2021 le imprese artigiane hanno subito un drastico calo, scendendo da circa 15400012 unità nel 2020 a poco più di 8200013 imprese, che in percentuale si traduce in una variazione negativa del 47% rispetto agli anni precedenti. Restando nel 2021, è possibile restringere ulteriormente il campo, per individuare un campione di imprese artigiane operanti nel settore della fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (CA 23.00.00) e, più specificatamente, nel settore della produzione di ceramiche ornamentali, secondo il codice Ateco 2007: 23.41.00. Applicando questi ulteriori filtri alla ricerca, emerge che le imprese italiane iscritte alla Camera di Commercio con codice CA23 sono 11624 rappresentando dunque il 14% delle imprese manifatturiere totali per l’anno 2021.
In Campania, l’attività artigianale è il portato di una storia secolare. La Campania, in questo ambito manifatturiero, rappresenta una punta di diamante, potendo vantare sul suo territorio di numerosi centri di produzione di assoluta eccellenza, in particolare nella provincia di Salerno (dove si concentrano 105 unità operanti nel settore 23.41), localizzate soprattutto nella città di Cava De’ Tirreni (30 unità) e Vietri sul Mare (20 unità). Nella provincia di Napoli, è proprio il capoluogo di regione a detenere il maggior numero di imprese artigiane (20 unità).
- Mercato dell’artigianato. Gli artigiani rappresentano il principale mercato di riferimento della piattaforma sviluppata.
- Mercato dei Fablab. I FabLab e i centri di artigianato digitale (CAD) si sono diffusi rapidamente negli ultimi anni in tutta Europa e possono rappresentare un canale importante anche per la diffusione.
- Mercato della didattica. La creazione di un ambiente virtuale realistico può essere utilizzata per stabilire facilmente corsi online e a distanza dove un pubblico interessato, assistito da un docente, può apprendere sia l’uso della piattaforma che dell’artigianato assistito dalle moderne tecnologie.
Per comprendere come gli artigiani erano abituati a lavorare la ceramica, si è fatto uno studio sulle varie strumentazioni utilizzate. Oggi sono sempre meno gli artigiani che lavorano a mano la ceramica. Dalla primissima fase di lavorazione, che parte dalla scelta del tipo dell’argilla e della tecnica da utilizzare per la modellazione (al tornio, a lastra, a pressa, a mano libera, a colombino, ecc.) e fino alla fine della decorazione, è tutto fatto a mano. È importante procurarsi assicelle in legno di varie misure su cui poggiare la ceramica per evitare che, durante la lavorazione, si attacchi su una superficie liscia e sulle quali lasciare asciugare inoltre i pezzi quando saranno finiti. C’è bisogno poi di piccoli tornielli in ferro per poter avere una visuale a tutto tondo dell’oggetto: infatti grazie a questi strumenti, che consentono al manufatto di ruotare, lavorare la ceramica richiederà meno sforzo.
Una volta disegnato in ambiente virtuale l’oggetto che l’artigiano ha intenzione di realizzare dovrà essere opportunamente processato affinché si possa arrivare alla stampa con sistemi additivi. Infatti qualsiasi processo di stampa 3d o di manifattura avanzata richiede un modello CAD(computer-aided design) di input della parte in questione e che nel caso del Progetto Artista è ottenuto da un modellatore realizzato ad hoc nel modulo di AR. Una volta avuto il modello CAD esso viene convertito nel formato STL standard, che è comunemente utilizzato per rappresentare i modelli CAD 3D nella produzione additiva.
Dalle indagini e dai risultati ottenuti e redatti per il progetto Artista su l’OR1, l’OR2, l’OR4, l’OR5, si procede alla progettazione e pre dimensionamento di una stampante 3D a deposizione continua di ceramica con un ugello in grado di estrudere una pasta di ceramica e di muoversi nello spazio secondo coordinate cartesiane preimpostate permettendo cosi di ottenere oggetti di forma complessa partendo da un modello 3D virtuale. È stato considerato un sistema di stampa 3D con varie stampanti e modelli 3D, osservando una relazione diretta tra la forma del prototipo, il processo di estrusione e il materiale risultante. Sono state considerate le variabili più importanti nella stampa 3D: altezza dello strato, spessore della linea,definizione della base, altezza totale del modello, angoli di sporgenza, sovrapposizione tra gli strati, ecc. Sono stati analizzati i principali aspetti tecnici come le proprietà della materia prima, l’impasto, il controllo del processo, post-trattamenti e indurimento del materiale. In quanto materiale naturale, l’argilla può essere riutilizzata indefinitamente a determinate condizioni per far parte di un’economia circolare con un basso consumo energetico e risorse minime. Si conclude che l’opzione di utilizzare la ceramica nella stampa 3D per usi molto diversi nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC) è molto promettente grazie alla loro facilità di implementazione, capacità di riciclaggio e idoneità a diversi ambienti.
Ambiente in virtual reality per la progettazione e la realizzazione, tramite Stampa 3D, di manufatti artigianali
Il progetto ARTISTA al TG1!
Il progetto Artista, nato dalla collaborazione di Medaarch, Sautech Group ed ENCO Engineering and Consulting srl, è comparso all’interno di un servizio del #TG1 dedicato alle innovazioni in tema Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale presenti alla Maker Faire Rome- The European Edition.
Dal minuto 01:10, il nostro Amleto Picerno Ceraso spiega il funzionamento del progetto: in un ambiente virtuale l’artigiano avrà la possibilità di modellare un manufatto che sarà poi inviato ad una stampante 3D in grado di riprodurlo in un manufatto fisico in argilla.
ARTISTA- CUPB77H22002360007
POR CAMPANIA FESR 2014 – 2020
Asse Prioritario 3 – Competitività del sistema produttivo
Obiettivo Specifico 3.1 Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo